Il disturbo post traumatico da stress (DSPT) comporta aver fatto esperienza diretta o venire a conoscenza, perché accaduto ad un elemento della famiglia, di un evento traumatico, minaccia di morte, grave lesione o violenza sessuale. Può colpire anche persone che vengono a contatto per lavoro (soccorritori) con eventi catastrofici, o agenti di polizia ripetutamente esposti a dettagli di abusi su minori. Queste esperienze portano a ripetuti ricordi o sogni spiacevoli associati all’evento traumatico, intensa sofferenza psicologica all’esposizione di situazioni che simboleggiano o assomigliano a quanto accaduto fino a vere e proprie reazioni dissociative durante le quali il soggetto sente o agisce come se l’evento traumatico si stesse ripresentando. Ovviamente c’è il tentativo di evitare i ricordi spiacevoli, ed anche evitare persone, luoghi, attività o oggetti che ricordano l’avvedimento doloroso. Presenti pensieri distorti che portano la persona a provare senso di colpa per quanto accaduto. A questi sintomi si associa un comportamento irritabile, eccessiva vigilanza, alterate risposte di allarme.
Il DSPT é prevalente nelle donne rispetto agli uomini. Se non curato porta a disabilità sociale, lavorativa e fisica.
- La psicoterapia attraverso la narrazione guidata e la terapia cognitivo-comportamentale aiuta l’elaborazione del trauma e gli aspetti cognitivi dello stesso.