Essere portatori di dolore cronico è per il paziente, estremamente debilitante e incide in modo significativo sulla qualità della vita.
L’International Association for the Study of Pain (IASP, 1979) definisce il dolore come un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale in atto o potenziale, o descritta in termini di danno. I sensori del dolore sono incaricati di segnalare la presenza di stimoli dolorifici, quindi sono fondamentali per la sopravvivenza.
Sebbene numerosi approcci siano attualmente disponibili per il trattamento delle diverse forme di dolore cronico, sembra che gli analgesici più potenti attualmente disponibili non riducano il dolore di oltre il 30-40% in non più del 50% dei pazienti (Turk, 2002).
Quando il dolore diventa cronico, si perde la sua funzione biologica di segnale d’allarme utile per la sopravvivenza e diventa esso stesso causa di sofferenza.
- L’ipnoterapeuta aiuta i pazienti affetti da dolore cronico a relazionarsi con il dolore in maniera più adattiva e flessibile.
- L’ipnosi antalgica mette il paziente in uno stato di rilassamento fisico e mentale lavorando sulla percezione e sull’idea stessa di dolore.