L’attacco di panico consiste nella comparsa improvvisa di paura o di disagio intenso che raggiunge il massimo in pochi minuti durante i quali sono presenti tachicardia, tremori, sensazione di asfissia, nausea, disturbi addominali, brividi o vampate di calore, sensazione di torpore agli arti o di formicolio, sensazione di irrealtà, sentirsi distaccati da se stessi, e inoltre, paura di perdere il controllo, di impazzire, paura di morire.
La persona che soffre di questo disturbo comincia ad evitare luoghi e situazioni che hanno e che in futuro potrebbero provocare un nuovo attacco (luoghi chiusi, affollati, piazze, luoghi deserti, gallerie).
“Chi soffre di panico vuole evitare il dolore, tenere tutto fermo, fissato, sotto controllo […] non è pronto ad accettare il cambiamento, rifiuta ogni rischio. (Rovetto, 2003)
Questi disturbi possono presentarsi in concomitanza con ansia e depressione e provocare serie difficoltà nel condurre una vita normale.
- La psicoterapia e l’IPNOSI rappresentano un’utile risorsa per affrontare il disturbo: la terapia si basa inizialmente sul controllo e sulla modifica del sintomo, seguita dall’esplorazione e dalla ristrutturazione della storia personale. L’intervento mira alla riduzione del sentimento di fragilità del Sé , migliorando nel contempo la capacità di raggiungere i propri scopi biologici (McGuire, Troisi, 1998).