L’insonnia è una predominante insoddisfazione riguardo alla quantità o alla qualità del sonno.
Può essere caratterizza da difficoltà a prendere sonno (insonnia iniziale), difficoltà a mantenere il sonno con frequenti risvegli o problemi a riprendere il sonno (insonnia centrale), o da risveglio precoce al mattino (insonnia terminale).
Riprendere sonno durante la notte dopo una interruzione, è reso difficile per il sopraggiungere di pensieri, spesso angoscianti, che spingono il soggetto a svegliarsi ulteriormente, rendendo il riposo molto difficoltoso. Anche il risveglio precoce è spesso caratterizzato dall’arrivo di pensieri disturbanti e carichi di ansia. Il sonno non è ristoratore, non lascia l’individuo riposato al momento del risveglio.
L’alterazione del sonno causa disagio clinicamente significativo, compromissione del funzionamento sociale, lavorativo, scolastico o comportamentale, astenia, facile affaticamento e alterazioni dell’umore.
- L’insonnia può essere un campanello d’allarme di un disagio sottostante, come ansia o depressione, e pertanto è consigliabile avere un primo approccio con lo psicoterapeuta per valutare insieme le possibili cause del disturbo (differenti da motivazioni organiche tipo diabete, malattia coronarica, disturbi respiratori, condizioni di dolore cronico ecc.) e intraprendere una psicoterapia adatta al caso, eventualmente anche con prescrizione di farmaci ipnoinducenti.